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IL TEMPO DELLE INDAGINI CONOSCITIVE E’ FINITO, ORA C'E' BISOGNO DI CONCRETEZZA E SUBITO!


Nessuno pretende di risolvere un problema che si trascina dal 2006 in un anno, ma è pur vero che le grandi opere si compiono a piccoli passi e i grattacieli si costruiscono mattone su mattone. Ci chiediamo come mai ancora ad oggi non un mattone è stato posato, nonostante “l’impresa“ sia pregna di soggetti competenti e profilati. L’emergenza Parafarmacia è acclarata, inutile dire che parlare di un settore che “sta bene” è assurdo. In Parafarmacia stai bene se ti trasformi, se diventi distributore, estetista, fisioterapista, nutrizionista, o in estremis un make up Artist. Quando i servizi, alcuni dei quali erogati da collaboratori non farmacisti, surclassano la consulenza sul farmaco allora ti rimane l’insegna, ma non la professionalità. Ecco perché non possiamo accettare di uscire dall’emergenza “cambiando lavoro”, per quello non serve un’associazione, basta scegliere. Ma chi ha studiato, chi ha votato i suoi anni migliori a formarsi per offrire la propria professionalità alla comunità questa scelta non la vuole fare, e non la farà.


Il vuoto normativo , le interpretazioni delle diverse regioni delle norme sull’erogazione dei servizi, il non riconoscimento della professione del farmacista e la conseguente disparità di trattamento rispetto al luogo in cui opera, oggi non sono più accettabili, e ledono il diritto costituzionale dell’esercizio della professione.

Il 22/05/2019 Siamo stati convocati nuovamente al tavolo organizzato dalla FOFI per gestire il problema Parafarmacia. Crediamo ancora e sempre con più forza che gli stakeholders di settore debbano essere parte attiva della riforma, assieme alla politica e con la politica. Crediamo anche però che la clessidra stia esaurendo la sua sabbia, ed è ora di muovere i primi passi verso atti concreti. Le indagini conoscitive si sono esaurite, e attorno a quel tavolo ci sono competenze e strumenti per il fare, dando per scontata la volontà di ciascun soggetto. Noi lo abbiamo dimostrato. Abbiamo consegnato la nostra proposta, l’abbiamo illustrata più volte.

Riteniamo opportuno che sul tavolo della Fofi ci siano anche altre proposte per avere un confronto equo ed il più possibile condiviso per risolvere la crisi.

E’ per noi conditio sine qua non per poter proseguire la trattativa che oltre alla proposta di UNAFTISP si concretizzino nel brevissimo tempo anche quelle di Federfarma e Ftpi che per ora si sono limitate a condividere solo il percorso . Solo dal confronto e dalla ricerca di un comune denominatore può scaturire una soluzione, solo da li sarà possibile muovere i primi passi continuando sulla strada del dialogo. FOFI ha istruito il tavolo, UNAFTISP lo ha valorizzato attraverso una proposta strutturata e chiara, ora perché questo tavolo possa dare i suoi frutti occorrono prese di posizione ufficiali da parte di tutti gli attori. Ci sono risposte non date che ormai aspettiamo da troppi anni.


Chiediamo senza ulteriori indugi di manifestare questo gesto immediatamente dopo la tornata elettorale delle Europee, ci aspettiamo che le buoni intenzioni palesate al tavolo comincino a prendere forma e comincino a diventare concrete. Il Farmacista va tutelato e valorizzato, la FOFI, “ sovrintende e tutela la professione del Farmacista nell'interesse della collettività nazionale” (cit. sito web FOFI).

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