Come sempre il farmacista che opera in parafarmacia viene considerato un farmacista di serie B a cui sono preclusi determinati servizi. Federfarma spinge a far considerare solo i muri delle farmacie come capaci di svolgere un'attività da serie A e gli Ordini tacciono.
Quindi...noi dobbiamo lottare da soli e grazie alla solerzia, alla passione e alle capacità dei nostri coordinatori regionali a volte portiamo a casa risultati insperati.
E' questo il caso della coordinatrice Unaftisp della Regione Emilia Romagna, Dottoressa Michela Monti, la quale dopo mesi di telefonate e di colloqui con i dirigenti Asl della Romagna è riuscita ad istaurare un rapporto di fiducia e di dialogo costruttivo che ha portato al giusto riconoscimento di una remunerazione per le parafarmacie ogni volta prenotano prestazioni sanitarie via CUP. Ricordiamo che prima di questo accordo, i farmacisti di parafarmacia dell'Emilia Romagna potevano sì avere accesso al servizio CUP per i propri clienti ma senza venir pagati per ogni visita prenotata. Questo privilegio era previsto solo per le farmacie della stessa Regione.
Un grazie quindi a Michela per aver portato avanti con caparbietà questa battaglia e speriamo che questo accordo venga esteso, in primo luogo anche all'Emilia, e poi a tutte le altre Regioni d'Italia.
Conta il farmacista e non le mura.
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