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Il Fenotipo del Parafarmacista

Il Parafarmacista



Parafarmacista: quanto fa male sentirsi chiamare così?


Perché, nonostante portiamo con orgoglio la spilla dell’ordine dei Farmacisti sul camice, ci sentiamo chiamare così? Perché, nonostante abbiamo fatto sacrifici formativi economici di livello, abbiamo sacrificato tempo e famiglia allo scopo di diventare professionisti della salute per poter sostenere la salute pubblica attraverso un lavoro che si fonda su un servizio al cittadino, dobbiamo sentirci chiedere in cosa esattamente siamo laureati?


Ma chi è questa figura del Parafarmacista? Il titolare di una Parafarmacia.

Che di "para" (prima parte di lemmi composti che denota somiglianza o contrapposizione) rispetto al Farmacista che lavora in Farmacia non ha proprio niente, anzi! Ha fatto lo stesso percorso di studi quindi più che “somiglianza” si direbbe che sono assolutamente identici, figurarsi poi se tra i due possa esserci “contrapposizione”!


Tantissimi Farmacisti titolari di Parafarmacia (come è corretto chiamarli) non solo hanno percorsi accademici eccellenti, ma sono addirittura andati oltre, conseguendo ad esempio Specializzazioni in Fitoterapia, Master  di II Livello in prodotti omeopatici, Master di II Livello in Marketing  e Management Farmaceutico, etc.


La passione per una professione, la preparazione, la professionalità non si acquisiscono per via ereditaria.


Ecco perché noi Farmacisti, titolari di Parafarmacia, ci siamo impegnati e lottiamo tutti i giorni per un lavoro che abbiamo fortemente voluto e nel quale fortemente crediamo e quello per cui abbiamo studiato: il Farmacista (e non Parafarmacista!).

E’ chiaro che il nostro obiettivo comune sia quello di prepararsi al meglio per una professione che abbiamo liberamente scelto per passione e non perché l’abbiamo “ereditata”.


Purtroppo, ad oggi, possiamo esercitare la nostra professione in “forma ridotta”, “depotenziata”, per prendere un termine in prestito dal mondo automobilistico. Molto spesso la Parafarmacia viene scambiata per un discount della Farmacia e non come un esercizio nel quale il Farmacista, sempre presente, dispensa rimedi dietro ad una accurata ed esaustiva valutazione di ogni singolo caso.


Questa grave discriminazione ha avuto inizio nel 2006 dal decreto Bersani. E’ entrata a far parte ormai del pensiero comune, creando una situazione di emergenza sindacale con esercizi in grandi difficoltà e, di conseguenza, chiusure continue.

Non ha senso giudicare gli intenti di tale decreto, ma la superficialità con la quale nel 2006 è stata toccata una realtà così delicata come la distribuzione del farmaco.


Le Parafarmacie che hanno come titolari Farmacisti che come unica fonte di reddito hanno la loro Parafarmacia, sono circa un migliaio e attualmente sono quasi 3000 le persone che vi trovano occupazione, 3000 famiglie che riescono ad andare avanti mese dopo mese grazie a queste realtà imprenditoriali.


L’Unaftisp nasce per far sentire la voce di questi professionisti in modo che continuino ad avere la possibilità di lavorare decentemente mettendo tutto il loro know how a disposizione dei pazienti senza più limiti e discriminazioni.


E perché la nomea di Parafarmacista scompaia per sempre.




D.ssa Alexandra Kataropoulou 

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